VERBALE N. 113

 

 

NUCLEO DI VALUTAZIONE INTERNA

dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo

 

 

RIUNIONE DEL 30 GENNAIO 2009

 

 

Il giorno 30 Gennaio 2009 alle ore 9.30, nei locali del Rettorato di questa Università, si è riunito il Nucleo di Valutazione Interna, per discutere il seguente Ordine del Giorno:

 

 

  1. Comunicazioni;
  2. Adempimenti progettazione corsi di laurea ex DM 270/04;
  3. Varie, eventuali e sopraggiunte.

 

 

Sono presenti :

Prof. Salvatore Cannistraro

Prof. Raffaele Caldarelli

Prof. Alessandro Mechelli

Prof. Gianluca Piovesan

Sig. Vittorio Pugliesi

 

Sono assenti giustificati il Prof. Sandro Filippo Bondì, Prof. Edoardo Chiti e il Sig. Carlo Maria D’Angelo

 

 

Il Prof. S. Cannistraro, Coordinatore del N.V.I., assume le funzioni di Presidente; il Dott. Franco Sassara dell’Ufficio di supporto alle attività di valutazione, assume le funzioni di segretario verbalizzante.

Constatata la presenza del numero legale, il Presidente dichiara aperta la seduta alle ore 9.30.

 

 

1)      Comunicazioni

 

Punto ritirato

 

           

2)      Adempimenti progettazione corsi di laurea ex DM 270/04.

 

            Il Presidente informa che, in data 29 gennaio 2009, è pervenuta la richiesta dalla Facoltà di Agraria, di riesame del Corso di Laurea in Tecnologie Alimentari – classe L26, già esaminato ed approvato nella seduta del 20 novembre 2008. La Facoltà ha infatti modificato la denominazione del corso e dei relativi curricula.

            Dopo un attento esame della documentazione pervenuta, il NVI ritiene che tutte le motivazioni già espresse che hanno portato alla valutazione positiva del corso di laurea triennale in “Tecnologie alimentari” – classe L26 – possano applicarsi al corso di “Tecnologie alimentari ed enologiche” – classe L26, essendo, peraltro, il piano formativo pienamente congruente con la nuova denominazione.

            Il NVI redige pertanto l’allegata scheda che viene approvata seduta stante all’unanimità.

            Tale scheda e la relativa sintesi, da pubblicare sul RAD, viene allegata al presente verbale e ne costituisce parte integrante.

            Il NVI dispone che la stessa venga trasmessa, per gli adempimenti di conseguenza, all’Ufficio Offerta Formativa.

 

3)      Varie, eventuali e sopraggiunte.

 

Punto ritirato

     

 

      Letto e approvato seduta stante

 

Non essendovi altro da deliberare, la seduta è tolta alle ore 10.00.

 

 

               Il Segretario                                                                            Il Presidente

        Dott. Franco Sassara                                                    Prof. Salvatore CANNISTRARO

 

 


PROPOSTA DI ISTITUZIONE CORSO DI LAUREA EX DM 270/04

 

Tecnologie alimentari ed enologiche

 

Curriculum “Industrie alimentari”

Curriculum “Viticoltura ed enologia”

 

L  X   LM       Classe di laurea L26

 

NUOVA ATTIVAZIONE                TRASFORMAZIONE  X.  da corso preesistente DM 509/99

 

CORSO TRASFORMATO IN PARTE  SI’        NO  X     se sì  PER N. ____ ANNI

 

CORSO OMOLOGO   SI’        NO  X    (stessa classe, stessa sede, stessa provincia o provincia confinante)         

 

SEDE PRINCIPALE: Viterbo

 

NUMERO DOCENTI AFFERENTI AL CORSO 12 

 

CFU INSEGNAMENTI DEL CORSO COPERTI DA DOCENTI DI RUOLO

Requisito soddisfatto

 (il numero deve essere almeno pari a 90 CFU per le L e 60 perle LM – il docente può essere contato due volte)

 

PERCENTUALE DI COPERTURA DI SSD PER ATTIVITA’ DI BASE E CARATTERIZZANTI ASSICURATA DA DOCENTI DI RUOLO

Requisito soddisfatto

(il valore deve essere pari o superiore al 50% )

 

Relazione

 

            Il Corso di Laurea in Tecnologie alimentari ed enologiche, classe L26, deriva dalla trasformazione del preesistente corso DM 509/99 in Tecnologie alimentari ed è articolato in due curricula.

            L’obiettivo dichiarato che si intende raggiungere con tale trasformazione è quello di disporre di una figura di laureato con conoscenze ed esperienze per operare nel settore delle Tecnologie Alimentari, con particolare riferimento alle attività del settore alimentare ed enologico.

            La Progettazione del corso è stata ritenuta corretta in quanto ha esaminato esaurientemente tutti gli aspetti che il NVI ritiene fondamentali per una proposta di istituzione di un nuovo corso di laurea ed in particolare:

 

1. Individuazione delle esigenze formative e delle aspettative delle parti interessate.

Sono state individuate le esigenze formative e le aspettative delle parti interessate. Per il primo aspetto (esigenze formative) è stata effettuata l’analisi dell’andamento delle immatricolazioni e delle iscrizioni ritenuti soddisfacenti (dato aggregato per le sedi di Viterbo e Velletri).

Per il secondo profilo (aspettative delle parti interessate) si è tenuto conto delle collaborazioni e dell’interazione con il mondo del lavoro, attraverso forme di consultazione con il mondo della produzione dei servizi e delle professioni (Federazione ordine Agronomi, Camera di Commercio, Corpo forestale dello Stato, Coldiretti,  Confcooperative e Aziende varie).

 

2. Definizione delle prospettive coerenti con le esigenze formative.

Risultano definite le prospettive con particolare riferimento all’inserimento nel mondo del lavoro.

Per il primo curriculum in Industrie alimentari vengono individuate attività professionali principalmente nel settore alimentare con particolare riferimento ai processi di conservazione, trasformazione, produzione e confezionamento. Per il secondo curriculum in Viticoltura ed enologia vengono individuate attività professionali nel settore vitivinicolo con particolare riferimento alla gestione e al controllo delle produzioni in campo, alla conservazione, alla trasformazione e al confezionamento dei prodotti finiti.

 

3. Definizione degli obiettivi di apprendimento.

Sono stati definiti gli obiettivi di apprendimento che risultano congruenti con gli obiettivi generali (con riferimento al sistema dei descrittori adottato in sede europea).

Tali obiettivi rappresentati da: conoscenza e capacità di comprensione, capacità di applicare conoscenza e comprensione, autonomia di giudizio, abilità comunicative e capacità di apprendimento, garantiranno ai laureati conoscenze e capacità di comprensione in termini di avanguardia nel campo alimentare come il concetto di filiera, di qualità e di sicurezza alimentare. Garantiranno, inoltre, ai laureti la capacità di applicare le loro conoscenze in maniera autonoma con riferimento a problematiche del comparto alimentare.

 

4. Significatività della domanda di formazione proveniente dagli studenti e punti di forza della proposta rispetto all’esistente.

La significatività della domanda di formazione è stata analizzata mediante l’analisi dei dati statistici relativi all’andamento delle immatricolazioni e delle iscrizioni nel corso degli ultimi quattro anni accademici. Tale andamento dimostra una domanda sostenuta e costante principalmente al di fuori del territorio viterbese e gravitante principalmente su Roma grazie al contributo dato dalla sede di Velletri. Il punto di forza della proposta rispetto all’esistente è rappresentato dalla riorganizzazione della proposta formativa (la facoltà ha rinunciato alla sede distaccata di Velletri) volta anche ad una  riduzione dei tassi di abbandono e all’aumento dei cfu medi per studente.

 

5. Analisi e previsioni  di occupabilità.

E’ stata effettuata l’analisi e la previsione di occupabilità da cui si evince che a un anno dalla laurea il 69% dei laureati già lavora, mentre il 15% cerca lavoro come risulta anche da una indagine realizzata ad hoc dall’Ateneo.

 

6. Politiche di accesso.

Sono state previste delle politiche di accesso per verificare il livello di preparazione all’ingresso. E’ infatti previsto un test che consiste in quesiti finalizzati all’accertamento di conoscenze matematiche di base. A fronte  di un eventuale debito formativo da parte degli studenti iscritti al primo anno sono previste attività di supporto (insegnamenti integrativi di sostegno) finalizzate a colmare le lacune.

 

Derivando il corso in oggetto da trasformazione, sono state oggetto di valutazione anche i seguenti aspetti:

 

1. Attrattività (andamento iscritti: serie storica negli anni della durata legale + 1)

Quanto già detto per la domanda di formazione può essere ripetuto per l’attrattività.

 

2. Tipologie di iscritti: provenienza esterna (altre province e Regioni), stranieri,.

Dall’analisi del bacino di utenza emerge chiaramente la forte attrattiva che il corso esercita  anche fuori dal territorio viterbese (60% provenienti dalla regione Lazio, 21% da altre Regioni), pur presentando un numero consistente di iscritti della Provincia di Viterbo (18%). Per il commento di questi dati si deve infatti considerare la sede decentrata di Velletri.

 

3.  Consolidamento delle immatricolazioni.

L’andamento delle immatricolazioni negli ultimi quattro anni risulta essere sostenuto.

 

4. Abbandoni: entità, andamento e tipologie.

Tale indicatore viene espresso sulla base dello studio del tasso di abbandono tra primo e secondo anno di iscrizione ai corsi di laurea nell’anno accademico 2005/2006.

Il tasso di abbandono, nelle sue differenti tipologie effettive o formali, risulta essere sostenuto con una percentuale pari al 42%.

 

5. Laureati nella durata legale del Corso + 1

La  percentuale di laureati regolari è pari al 37% .

 

6. Andamento dell’occupazione dei laureati.

Quanto già detto per le previsioni di occupabilità può essere ripetuto per l’andamento dell’occupazione dei laureati ad un anno.

 

7. Andamento delle carriere.

Tale analisi viene espressa sulla base dello studio di alcuni indicatori tra cui il tasso di abbandono e i CFU medi acquisiti. Nel caso specifico il corso presenta un tasso di abbandono pari al 42% e cfu medi per iscritto nel 2007  pari a 24. I dati evidenziano una situazione che presenta apprezzabili margini di miglioramento.

 

8. Livello di soddisfazione degli studenti

Il livello di soddisfazione degli studenti frequentanti, calcolato sulla base della valutazione annua degli studenti frequentanti assicura al corso di laurea un valore più che sufficiente (7,48). Il dato attiene al corso nel suo complesso (strutture, docenti, organizzazione).

 

 

 

commenti  E Conclusioni

Tenuto conto di quanto evidenziato, il NVI ritiene la proposta di istituzione della Laurea triennale in “Tecnologie alimentari ed enologiche” – classe L26 - sia stata correttamente progettata e sia inoltre adeguata e compatibile con le risorse di docenza e di strutture destinabili dall’Ateneo al riguardo. Il NVI ritiene infine realistica la possibilità che la proposta suddetta possa contribuire agli obiettivi di razionalizzazione e qualificazione dell’offerta formativa dell’Ateneo della Tuscia di cui al D.M. n.3 luglio 2007, n.362 (linee generali di indirizzo della programmazione delle Università per il triennio 2007-2009).

Il NVI esprime pertanto parere favorevole all’istituzione della laurea in oggetto.

 

 

 


SINTESI

 

Il NVI ha valutato gli aspetti fondamentali del nuovo corso di laurea in “Tecnologie alimentari ed enologiche” – classe L26, che deriva dalla trasformazione del corso DM 509/99 in “Tecnologie alimentari”.

            L’obiettivo è quello di formare una figura di laureati con conoscenze ed esperienze per operare nel settore delle Tecnologie Alimentari, con particolare riferimento al settore alimentare ed enologico, offrendo agli studenti un’offerta formativa più completa e più adeguata allo sviluppo della società produttiva.

            Risultano definite le prospettive con particolare riferimento all’inserimento nel mondo del lavoro.

            Vengono individuate attività professionali nel settore alimentare in genere e vitivinicolo in particolare con specifico riferimento ai processi di conservazione, trasformazione, produzione e confezionamento.

            Esaustiva appare l’informativa circa le prospettive riguardanti l’individuazione dei profili e degli sbocchi professionali.

Risultano congrui gli obiettivi di apprendimento ed in linea con il sistema dei descrittori adottato in sede europea.

            Il punto di forza della proposta rispetto all’esistente è rappresentato dalla riorganizzazione della proposta formativa volta anche ad una  riduzione dei tassi di abbandono e all’aumento dei cfu medi per studente.

            Sulla base di quanto sopra il NVI ritiene che la proposta di istituzione della laurea triennale in “Tecnologie alimentari ed eologiche” sia stata correttamente progettata ed esprime quindi parere favorevole.